Sollevatore telescopico

I sollevatori telescopici sono degli apparecchi di sollevamento con caratteristiche particolari, delle quali, quella principale, è sicuramente data dalla loro multifunzionalità. La possibilità di usufruire di dispositivi e di strumentazioni in grado di gestire in modo efficace gli aspetti legati alla sicurezza ha consentito di poter installare più tipologie di attrezzature (forche, verricello, cesta per il sollevamento persone, ecc.), modificando di conseguenza la modalità d’uso.

Il periodo storico che accompagna queste attrezzature si pone sicuramente a cavallo della data di entrata in vigore della Direttiva Macchine, con la conseguente evoluzione del quadro normativo di riferimento, anche in materia di manutenzioni, controlli e verifiche. 

Come possiamo aiutarti?

Sono sicuramente vincolanti le prescrizioni impartite dal fabbricante e indicate sulle istruzioni uso-manutenzione, vista anche la particolarità di poter cambiare la condizione d’uso. Le problematiche più comuni risultano essere pertanto quelle proprie ad altre attrezzature, come, ad esempio, le autogrù o le piattaforme di lavoro elevabile. La condizione d’uso è solitamente di tipo discontinuo e prevede il sollevamento di una tipologia di carichi abbastanza varia, con parametri di sbraccio mutevoli in relazione alla specifica operazione svolta. Sono caratteristiche che vanno sicuramente a favore della durata della macchina e della bassa probabilità di comparsa di danni dovuti al fenomeno della fatica.

In ogni caso anche i sollevatori telescopici sono compresi nell’elenco delle attrezzature di cui al D.M. 11 aprile 2011, in quanto ritenuti a maggiore rischio rispetto ad altri apparecchi di sollevamento e quindi bisognosi di un insieme di controlli più approfondito. CranEng può mettere a disposizione le propria esperienza e competenza per gestire tale esigenza, valutando da un lato l’insieme delle informazioni derivanti dall’esecuzione dei controlli periodici e degli interventi manutentivi, analizzando poi i dati inerenti i periodi di utilizzo (allo scopo di fornire una stima del “periodo residuo d’esercizio”) ed effettuando sulla macchina gli accertamenti e le indagini di propria competenza.