Il caso della gru a ponte in servizio presso un parco rottami
Quando la particolare condizione d’uso può essere all’origine di problematiche strutturali alle quali dedicare una particolare attenzione
Le gru a ponte utilizzate nei parchi rottame sono soggette a condizioni d’impiego particolarmente gravose, in parte legate all’utilizzo continuo ed allo spettro dei carichi sollevati, in parte determinate da modalità d’utilizzo non sempre corrette, soprattutto nel caso in cui sia associato l’utilizzo di magneti. La gru presa in considerazione nell’articolo ha una portata massima di 30 t e una configurazione nella quale ciascuna trave principale fa riferimento a una propria coppia di travi di testata, unite su ciascun lato da bielle di collegamento.
La valutazione del limite teorico riferito al danneggiamento da fatica ha subito messo in evidenza come questo fosse già stato superato da tempo, traendo poi conferma dagli esiti dei controlli e delle indagini effettuati sugli elementi di carpenteria e dei meccanismi. In tale sede è emerso un quadro di difetti piuttosto diffuso, per lo più riconducibile alla presenza di cricche e di marcati fenomeni di usura in corrispondenza delle ruote e del gancio di sollevamento.
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