Gru STS – Scaricatore da banchina – Gru a braccio su portale
Le gru STS (Ship-To-Shore), piuttosto che i classici scaricatori da banchina, o le gru a braccio su portale costituiscono la tipologia di apparecchi di sollevamento più presente nell’ambito delle banchine portuali. Si tratta di macchine destinate alle operazioni di carico/scarico di merci e materiali e, per le ovvie ragioni legate alle caratteristiche delle navi e dei carichi movimentati, le loro dimensioni e prestazioni sono rilevanti, soprattutto se confrontate con quelle della maggior parte delle altre tipologie di gru.
Ci si confronta quindi con macchine complesse: a partire dalla progettazione (le problematiche tipiche di una gru di alte prestazioni che devono essere coniugate con quelle normalmente associate a strutture metalliche di notevole dimensione), proseguendo poi con la costruzione (quindi notevole attenzione alla qualità delle lavorazioni e dei dettagli strutturali) ed il montaggio (gestione logistica del cantiere e attenta definizione delle varie fasi).
Non meno impegnativa risulta poi la gestione delle gru in esercizio. La loro complessità richiede infatti un intervento continuo da parte del personale addetto alle manutenzioni ed ai controlli periodici, condizione indispensabile al fine di salvaguardare le condizioni d’uso sicure. L’attenzione viene sicuramente rivolta alle componenti elettromeccaniche ed elettroniche, ivi compreso l’insieme dei dispositivi di sicurezza che presiedono alla corretta esecuzione delle varie manovre, senza però far venire meno l’insieme degli accertamenti rivolti ai meccanismi ed agli elementi di carpenteria metallica.
Come possiamo aiutarti?
Le cause di degrado più comuni sono sicuramente associate all’utilizzo intenso (comparsa di cricche da fatica, instabilità locali, usura, ecc.), alle condizioni ambientali (ossidazione/corrosione superficiale e di parti interne) ma anche al verificarsi di incidenti di manovra che, per quanto possano essere di natura minore, comportano quasi sempre dei danni da non trascurare.
Negli anni CranEng ha avuto modo di confrontarsi con sempre maggiore frequenza con questa tipologia di gru, sia nell’ambito di lavori di revamping strutturale/impiantistico, in occasione di incidenti importanti o nella normale esecuzione dei controlli di tipo approfondito, finalizzati all’accertamento dello stato di conservazione. Lo svolgimento di tali attività ha comportato lo sviluppo di una specifica competenza, sia in relazione alle varie problematiche affrontate e sia nella messa a punto degli aspetti logistici indispensabili per gestire in modo efficace l’accesso alle varie parti della struttura, sia che si tratti delle componenti collocate a quote molto elevate oppure di quelle interne classificate come spazi confinati. Tali competenze possono essere messe a disposizione del personale tecnico che si occupa delle manutenzioni e dei controlli, coadiuvando ed integrando la loro attività.
Nel caso delle gru da banchina c’è un altro aspetto non secondario, legato alla stabilità della macchina nel suo complesso, ovvero alla sua capacità di non ribaltarsi o scorrere in modo incontrollato in presenza di eventi atmosferici gravosi. Si tratta di situazioni che, purtroppo, si sono manifestate più volte, in parte dovute all’eccezionalità dell’evento in sé, talvolta però legati ad inefficienze dei dispositivi di frenatura così come di quelli di ancoraggio fisso.
In tale contesto rientrano anche le vie di corsa a terra. Il loro stato di conservazione e di efficienza è d’importanza fondamentale nel garantire il trasferimento dei carichi trasmessi dalle ruote agli elementi strutturali che sostengono la banchina e nel garantire di conseguenza anche la stabilità della gru nel suo complesso. L’ambiente stesso favorisce lo sviluppo nel tempo di fenomeni di degrado (carbonatazione dello strato superficiale del calcestruzzo, sviluppo di fessurazione e ossidazione delle armature metalliche, ecc.) che possono poi associarsi ad altre anomalie di natura locale (stacco degli elementi di ancoraggio dei binari, usura e presenza di cricche sugli stessi, ecc.) o più generale (cedimento strutturale della trave di fondazione e/o di elementi della banchina).
Un contesto, quest’ultimo, che ben si presta al supporto di CranEng ed alla possibilità di usufruire delle competenze espresse dai suoi tecnici, ovvero della loro capacità di svolgere accertamenti, indagini e valutazioni anche in ambiti di specializzazione trasversali.